La preparazione dell’orto di casa, per l’ortolano provetto, inizia in autunno.
La terra viene vangata e nutrita con lo stallatico, un concime pronto all’uso e facilmente reperibile nei centri specializzati. Non sarà eccellente come il letame, ma non sporca, non puzza e se siamo alle prime esperienze qual’ora sbagliassimo leggermente le dosi non rischiamo di bruciare le colture.
Terminato il riposo autunnale ad inizio primavera tra il mese di marzo e aprile procediamo con una leggera zappatura, muoviamo per bene la terra, rompiamo le zolle e livelliamo il tutto.
Applichiamo il “principio della rotazione” cambiando posto alle colture e preservando il terreno dagli impoverimenti specifici causati dalla coltivazione prolungata dello stesso ortaggio.
Nell’orto suddiviso in spazi rettangolari non più larghi di 80/90 cm possiamo raggiungere ogni punto del terreno, controllare la crescita, togliere erbe indesiderate. Ora tutto è pronto per accogliere le nuove sementi e piantine. Con il benestare del tempo o come dicevano i nostri nonni “a Dio piacendo” produrrà ortaggi in quantità.
Ogni ortolano pianterà gli ortaggi che ritiene indispensabili e gustosi. Noi abbiamo scelto insalate, melanzane, pomodori, zucchine, peperoni, cetrioli, cipolle, spinacino, sedano e molti altri. Non scordiamoci le amiche aromatiche che impreziosiranno i nostri piatti estivi e se saremo bravi ad essiccarle o congelarle potremo godere del loro sapore anche in inverno.
Se ti dedichi all’orto per la prima volta ti accorgerai come ogni tuo gesto sia sinergico, paziente, attento, benevolo per te e per la terra.
Grazie a questi gesti abituali ed abitudinari la nostra mente ricerca e trova quell’equilibrio e quella pace che solo la natura sa elargire a piene mani.
Esperti di salute mentale consigliano quest’ attività perché ci aiuta ad alleggerire sensazioni di ansia e di tristezza.
Fermiamoci e stupiamoci della natura che evolve.
Mai come in questo momento stiamo toccando con mano una semplice verità: ognuno di noi è parte della terra, non qualcosa di separato.
L’elemento terra è sempre presente in noi. Si evolve dal secondo trimestre di gravidanza al primo anno di età. In questo lasso di tempo attuiamo il nostro radicamento alla terra senza paure. Nutriamo il nostro fisico, cresciamo, sviluppiamo il nostro diritto di esistere. Ben accolti nel mondo, con fiducia muoviamo i primi passi sfidando la legge di gravità.
Pensa: è lo stesso percorso che fanno le nostre giovani piantine accolte nel terreno.
Crescendo però conosciamo la paura ma se siamo ben “radicati” come le piantine saremo “emotivamente forti e fiduciosi”.
In Seminala, nel corso della stagione, parleremo della nostra produzione orticola “casalinga”, sperimenteremo accorgimenti e metodi pratici per ottenere il meglio dal nostro orto e farne buon uso in cucina.
