Marasche, è questo il momento della raccolta!
Il marasco o amarasco o visciolo o amareno sono nomi diversi riferiti alla stessa pianta: il “prunus cerasus” o “ciliegio acido”.
Le marasche, amarene o visciole sono i suoi frutti, molto diffusi su tutto il territorio nazionale.
La differenza di clima, territorio, altitudine, terreno crea le differenze di dimensione, colore e sapore del frutto.
Finalmente dopo il lockdown le uscite in bicicletta sono diventate una bella abitudine. In questi giorni si approfitta della bella stagione di tarda primavera ma non ancora di caldo eccessivo per pedalare in tranquillità lungo le strade secondarie che si dipanano tra i paesi della nostra provincia mantovana.
Senza una meta precisa si va alla scoperta di cose interessanti. Qua e là tra le rive dei fossati, aziende agricole, piccoli caseggiati, distese di grano e mais spuntano piante cariche di colori.
Il verde, il rosso delicato e chiaro ed il bordeaux colorano la campagna. La mia attenzione cade su un bell’alberello carico di frutti a portata di mano e sul ciglio della strada.
Che bella sorpresa questa pianta.
E’ il momento propizio per la raccolta delle marasche così ho riempito il cestino della bicicletta di questi bellissimi frutti rossi.
Quest’anno faremo il liquore maraschino. Le ricette locali sono tante ma quella che ti proponiamo è già stata provata con successo la scorsa stagione e con piacere la condividiamo qui sul nostro blog “Seminala“.
Il liquore maraschino, come la natura ed il nostro spirito, richiede calma e tempi d’attesa interessanti, perciò partiamo con la preparazione della prima parte della ricetta.
Ingredienti e procedimento:
300 gr. di noccioli di marasca | 1/2 litro di alcool a 90°
Dopo aver snocciolato con pazienza i nostri frutti, raccogliamo in un vaso di vetro il ricavato e aggiungiamo l’alcool.
Chiudiamo bene il vaso e mettiamo in dispensa al buio per 4 mesi.
Lasciamo riposare per tutto il periodo ed in autunno procederemo insieme con la parte finale della ricetta.
Nulla si spreca! Con la polpa dei frutti snocciolati si può fare la marmellata: la polpa di marasca unita a quella di ciliegie in parti uguali, lo zucchero nella misura di 500 gr. ogni chilogrammo di frutta.
Così facendo si addolcisce la marmellata e l’aspro della marasca. Le tue crostate per l’inverno avranno un gusto davvero speciale!
Seminala ti ricorda che la raccolta dei frutti richiede attenzione: le marasche vanno staccate delicatamente alla base del peduncolo evitando di strapparlo e senza rompere i rametti fruttiferi per non danneggiare la produzione del nostro amico albero.